
CIRCEO 1975
POESIE E TRADUZIONI
Andrea Tili
4/30/2025
CIRCEO 1975
Il mio nome è
Maximo Testa De Andrés
La mia lapide è questa
Ma sotto questa gelida bianca vernice
Si cela il cadavere di un altro uomo
Fu nel '75 o nel '76
L'esordio della mia metamorfosi
In Maximo Testa De Andrés
Io e i miei due impavidi amici
In quella sera romana
Il 30 Settembre '75
Entrammo nella storia
Da allora non ho più dormito
Non meno inquieto e straziato
Avendo sparse di sangue
Le mani, presi il volo e mi arruolai
Fuggito dall'Italia lacerai il mio volto
E ne plasmai uno nuovo
Divenni caporalmaggiore del
Tercio “Duque de Alba”
Ma le mie putride viscere morte
Conservavano allora come oggi
Il sangue coagulato di
Un proditorio assassinio
Non dormivo più e vedevo ancora
Gli occhi rossi palpitanti
Di Rosaria implorare
Perdono e salvezza
Poco prima di annegare
In un mare di sangue
Acqua e una sola
Lacrima amara
Non fosse stato per quella
“Stronzetta” di Donatella
Sarei forse ancor vivo
Probabilmente le mie mani
Sarebbero ancora più sporche
Di violenza e di morte
Mi chiamo Maximo Testa De Andrés
Fui Andrea Ghira
Morto l'11 aprile 1994
Nel porto franco di Melilla
Qui si trova la sua lapide
Qui inquieto riposa
A Rosaria e Donatella


Antonio Monteforte, Ritrovamento e salvataggio di Donatella Colasanti, 1975, Wikimedia Commons


Andrea Ghira, foto di repertorio, in Repubblica: Ghira, dalla violenza neofascista
al massacro nella villa del Circeo, 29 ottobre 2005.

